CHI SONO
Francesco Borrelli

La mia carta d’identità recita: Francesco Borrelli, nato il 5/5/1969 a Roma, statura 1.85, capelli e occhi castani. Segni particolari nessuno.

Ecco, questo burocratico “nessuno” mi infastidisce. Mi piacerebbe ci fossero almeno dieci pagine dense di segni particolari, non una singola riga, con scritto “nessuno”, poi.

Forse fotografo proprio per questo, per riempire queste dieci pagine immaginarie di quello che nel bene o nel male sono, di quello che vedo o che provo; comunque sempre con la speranza che sia in qualche modo un segno particolare, unico, mio.

Sì, perché quando fai una foto ci sei tu dentro, anche se le leggi dell’ottica impediscono proprio solo a te, che sei dietro la macchina fotografica, di esserci materialmente.

Vorrei che ogni mia foto raccontasse qualcosa di me e di quella porzione di spazio e tempo che quasi magicamente viene ammantata d’eterno, effimero quanto volete ma pur sempre immortale.

Mi piacerebbe che quei segni particolari trasparissero dalle mie immagini. Vorrei ci fosse scritto: segni particolari sognatore, introspettivo, eterno insoddisfatto, umorale, romantico, un po’ decadente, gaudente, continuamente alla ricerca della bellezza, anche di quella nascosta sotto il fango dei luoghi comuni e invisibile alle anime distratte. Questo accade raramente, il pericolo di essere banali e scontati è sempre in agguato. Ma anche se ciò si realizzasse una volta sola ne sarebbe comunque valsa la pena.

Da sempre ho adorato la fotografia: Scianna, Avedon, Iodice, Salgado, Newton, Witkin, Erwitt, Doisneau, Nachtwey, Woodman..., mostre e libri fotografici, rimanendo sempre colpito da come le immagini raccontassero sempre più di quello che ci si potesse aspettare. Poi la decisione di provare a realizzare qualcosa, qualche corso per affinare tecnica e il linguaggio, studio, sperimento, incontro persone che condividono la stessa passione.

Qualche anno fa con altri tre amici allestiamo una sala posa, poi un’associazione culturale per condividere le nostre esperienze con altri. Tanto olio di gomito e qualche bella soddisfazione.

Nel frattempo nella mia vita fotografica entra una persona, una ragazza che comincia a farmi da modella quasi per gioco (se volete scoprire chi sia date un’occhiata alla gallery). Insieme immaginiamo, progettiamo, allestiamo, coniugando professionalità e spensieratezza.

Perché la fotografia è serietà, tecnica, impegno. Ma non può non essere anche piacere, divertimento, sogno e fantasia.